Piantare alberi da frutto ad agosto? Ecco quali puoi scegliere senza rischi di bruciarli

Se è vero che piantare alberi da frutto nei mesi più caldi può sembrare rischioso, agosto in realtà offre alcune opportunità preziose per allestire un frutteto o arricchire il proprio giardino senza incorrere nei comuni problemi di stress termico alle nuove piante. Tuttavia, occorre scegliere con cura le specie più resistenti e adottare alcune strategiche precauzioni, così da garantire una crescita vigorosa e frutti saporiti già nei primi anni di vita.

Le varietà di alberi da frutto ideali per la piantumazione estiva

Le specie che dimostrano una maggiore tolleranza alla piantumazione in agosto appartengono principalmente ai gruppi delle pomacee e delle drupacee. Tra le pomacee, spiccano melo e pero. Questi alberi si distinguono per l’elevata adaptabilità climatica e del suolo, caratteristica che li rende particolarmente idonei nei mesi caldi, purché si presti attenzione ad alcuni accorgimenti nell’irrigazione e nella gestione della luce solare.

Nel gruppo delle drupacee, le migliori scelte estive sono pesco, albicocco e ciliegio. Queste specie sono apprezzate non solo per la bontà dei frutti, ma anche per la capacità di assorbire meglio lo stress termico rispetto ad altre varietà. Ad esempio, l’albicocco possiede una radice profonda, ideale per sopportare brevi periodi di siccità, mentre il pesco richiede un più attento apporto idrico durante i giorni più torridi. Il ciliegio, infine, si adatta bene alla piantumazione estiva, specialmente se viene protetto dai venti caldi e dall’irraggiamento solare diretto.

Anche noci e noccioli sono elettive per essere piantate in agosto. Questi alberi da frutto risultano robusti, adattabili e capaci di svilupparsi senza particolari difficoltà, purché si fornisca una minima protezione nelle prime settimane di attecchimento.

Accorgimenti fondamentali per non “bruciare” le giovani piante

Per evitare che le nuove piantine soffrano il caldo eccessivo, è indispensabile curare alcuni aspetti tecnici:

  • Irrigazione costante: l’acqua va somministrata regolarmente, ma evitando ristagni che potrebbero causare asfissia radicale. Meglio prediligere annaffiature nelle ore più fresche della giornata.
  • Pacciamatura: disporre uno strato sottile di materiale organico (come paglia o corteccia) alla base della pianta aiuta a limitare l’evaporazione, mantenere la temperatura costante e proteggerla dai raggi solari diretti.
  • Ombreggiatura parziale: nei primi giorni dopo l’impianto, può risultare utile schermare parzialmente la pianta con reti o teli ombreggianti leggeri.
  • Controllo del vento: proteggere le giovani piantine da venti forti, che possono aumentare ulteriormente l’evaporazione e causare danni ai rametti più esili.

Questi semplici ma efficaci interventi risultano determinanti per il successo della piantumazione estiva e possono fare la differenza tra un albero che attecchisce e uno che invece viene danneggiato dai colpi di calore.

Scegliere la varietà giusta: una questione di clima e gusto

La selezione della varietà non si basa solo sulla resistenza al caldo, ma include anche valutazioni legate al terreno, alle caratteristiche del clima locale e alle preferenze personali.

  • Meli (Malus domestica): perfetti per aree con estati non eccessivamente aride, ma tollerano bene anche zone mediamente calde se ben irrigati.
  • Peri: simili ai meli per esigenze e adattabilità, preferiscono terreni ben drenati e resistono abbastanza all’insolazione.
  • Peschi: prediligono climi caldi e soleggiati; il principale rischio è la carenza d’acqua, che può compromettere la crescita se sottovalutata.
  • Albicocchi: adatti sia a terreni poveri che ricchi, beneficiano di un’irrigazione regolare nelle fasi giovanili, ma sono meno delicati rispetto ai peschi.
  • Ciliegi (Cerasus): temono l’eccessiva umidità stagnante, ma si adattano molto bene alla piantumazione tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno.
  • Noci e noccioli: preferiscono suoli sciolti e profondi, hanno una crescita inizialmente lenta ma vigorosa dopo il primo anno.

La scelta può tenere conto anche di fattori come la produttività, la resistenza a parassiti e malattie, e il tempo atteso per il primo raccolto. Le drupacee si distinguono generalmente per una buona rapidità nell’entrata in produzione, mentre alcune pomacee offrono maggior adattamento a diversi terreni.

Gestione del giovane frutteto dopo la messa a dimora

Dopo la piantumazione estiva, la corretta gestione nei primi mesi è fondamentale per lo sviluppo armonioso dell’alberello. Si raccomanda di:

  • Sospendere eventuali concimazioni azotate durante i picchi di caldo, preferendo prodotti organici o a lento rilascio verso l’autunno.
  • Monitorare con frequenza lo stato delle foglie e della corteccia: segni di accartocciamento, ingiallimento o essiccamento possono indicare deficit idrico o eccesso di luce solare.
  • Verificare che la pacciamatura resti intatta e non generi muffe o ristagni alla base della pianta.
  • Evitare le potature drastice nei primi mesi dopo l’impianto: meglio limitarsi alla rimozione dei rami evidentemente danneggiati o secchi.
  • Prestare attenzione alla comparsa di parassiti: il caldo umido favorisce afidi, ragnetti e altri ospiti indesiderati. In caso di attacco, intervenire tempestivamente con prodotti consentiti in agricoltura biologica oppure mediante rimedi meccanici come getti d’acqua o oli minerali specifici.

Mettendo in pratica questi suggerimenti, sarà possibile ottenere una crescita sana delle nuove piante e una soddisfacente produzione di frutti già dopo pochi anni, aggiungendo al proprio giardino un valore sia produttivo che ornamentale.

In sintesi, la piantumazione di alberi da frutto ad agosto è non solo fattibile, ma può rivelarsi vantaggiosa se si scelgono melì, peri, peschi, albicocchi, ciliegi, noci e noccioli, affiancando a una scelta oculata la giusta dose di cure e attenzioni speciali nella gestione iniziale del giovane frutteto.

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